lunedì 25 febbraio 2019

I 17 obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030



Obiettivo 2: sconfiggere la fame, promuovere un’agricoltura sostenibile


La denutrizione è un problema molto grave e ancora ai nostri giorni esistono nel mondo 800 milioni di persone che soffrono la fame. Per questo motivo, è giunto il momento di riconsiderare come coltiviamo, condividiamo e consumiamo il cibo se vorremo nutrire queste persone e gli altri 2 miliardi che abiteranno il nostro pianeta nel 2050.
  
FATTI E CIFRE

Fame

*Più di 795 milioni di persone soffrono di fame.

*L’Asia è il continente con più denutrizione: 2/3 della popolazione totale. I maggiori problemi di denutrizione si rilevano in Asia meridionale, con quasi 281 milioni di persone denutrite.

*La malnutrizione provoca quasi la metà (45%) delle morti nei bambini al di sotto dei cinque anni: 3,1 milioni di bambini all’anno

Sicurezza

*Dal 1900 il è diminuita del 75% la diversità alimentare: una migliore diversità contribuirebbe a una alimentazione più nutriente.

* Se le donne attive in agricoltura avessero pari diritti rispetto agli uomini, il numero delle persone che soffre di fame potrebbe ridursi fino a 150 milioni

* 500 milioni di piccole aziende agricole nel mondo, forniscono l’80% del cibo che si consuma nel mondo sviluppato Investire nei piccoli agricoltori per aumentare la produzione alimentare sarebbe di vitale importanza sia per noi che per il mercato locale.


TRAGUARDI

* Entro il 2030, porre fine alla fame nel mondo e dare accesso a cibo nutriente alle fasce più deboli.

*Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di cibo su piccola scala, in particolare le donne

*Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a proteggere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente la qualità del suolo

*Entro il 2030, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale

*Aumentare gli investimenti, in infrastrutture rurali, ricerca agricola e formazione, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati.

*Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e loro derivati e facilitare l'accesso rapido alle informazioni di mercato, incluse le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’instabilità estrema dei prezzi dei beni alimentari

Peverali ISAB

Fonte: https://www.unric.org/it/agenda-2030

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