venerdì 29 marzo 2019

Prepariamoci alla visita di VERONA ISAC IESC (5 APRILE 2019) ISAA ISUD (12 APRILE 2019)

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VERONA







#emozioniecolori

I Colori e le Emozioni 

di Bosoni Lorenzo e Scaglia Margherita I°SAC

Lo sapevi che, nella mente umana, ad ogni colore è associata un’emozione? 

Secondo alcuni studi, infatti, è possibile attribuire ogni sentimento ad un colore che lo richiama. Ad esempio giallo e arancione sono colori vivaci che inducono alla felicità e all’entusiasmo, il nero e il viola sono colori eleganti e regali, il blu e il verde sono colori a cui sono attribuite pace e fiducia...


Giallo: felicità e spensieratezza 

Rosso: passione e rabbia
Arancione: entusiasmo e creatività 

Verde: pace e sicurezza

Blu: lealtà e fiducia

Nero: paura e mistero

Viola: regalità e ambizione

Bianco: purezza e innocenza


I Colori e il Marketing

I colori, in base al loro significato, vengono utilizzati anche dalle grandi aziende nei loro loghi, per accentuare una caratteristica del prodotto oppure per rappresentare al meglio quest’ultimo. 

Il rosso viene spesso utilizzato per creare loghi di impatto (Coca-Cola, Nintendo, Lego…), il giallo e l’arancione per infondere vivacità (Mc Donald, Fanta, Amazon…), il verde per loghi spesso legati alla natura (Animal Planet…), il blu trasmette senso di innovazione tecnologica (HP, Oral-B…), il nero e il bianco si utilizzano invece per simboli neutrali ed eleganti (Adidas, Puma…). Loghi che invece possiedono tanti colori, come per esempio Ebay, Google e Microsoft, indicano la varietà.



La Cromoterapia

La cromoterapia è una pseudo-scienza che studia le influenze positive che hanno i colori nei confronti delle persone. 
Si parla quindi di una vera e propria medicina alternativa che può risultare un supporto durante la cura da malattie psicologiche. Uno scienziato di nome Max Luscher nel 1947 ha inventato il test dei colori: in base alle preferenze in ambito cromatico del soggetto, con questo test, è possibile indicare le predisposizioni emotive e psichiche di quest’ultimo.




Sitografia

http://www.tgcom24.mediaset.it/donne/foto/colori-e-benessere-i-benefici-della-cromoterapia_3000478-2016.shtml



































http://www.tgcom24.mediaset.it/donne/foto/colori-e-benessere-i-benefici-della-cromoterapia_3000478-2016.shtml

#Emoticon #Lanuovacomunicazionedelfuturo

#Emoticon #Lanuovacomunicazionedelfuturo

di Anna Bosi e Giovanni Buttafava 


L’emoticon è un’espressione simbolica realizzata tramite determinate combinazioni di caratteri, con la quale un utente esprime il proprio stato d'animo negli sms, nei messaggi di posta elettronica o mentre dialoga in rete con un altro utente.

Ogni giorno le emoticon ci aiutano a comunicare le nostre emozioni e sono ormai entrate di diritto del nostro scrivere quotidiano attraverso Email, SMS, Messenger, ma soprattutto WhatsApp. Pochi sanno che sono nate in Giappone a fine anni ’90: la prima emoji,infatti, fu creata da Shigetaka Kurita tra il 1998 e il 1999.La parola emoji nasce dall’incastro delle parole giapponesi 
che significano «immagine» e «carattere scritto». 


Nel 1997, Nicolas Loufrani, dirigente attuale della CEO Smiley Company, proprietaria del marchio e del copyright della faccina sorridente e del nome Smiley in oltre 100 paesi, nota il crescente utilizzo delle emoticon ASCII in seno alla tecnologia mobile e inizia a sperimentare le faccine animate,con l'intenzione di creare icone colorate che corrispondano alle emoticon ASCII già esistenti e realizzate con semplici segni di punteggiatura.I disegni vengono registrati nello stesso anno e pubblicati come gif su internet.


IL PRIMO SMILE? 1648?

Si pensa che la prima emoticon al mondo risalga a molto prima dell’avvento di computer... 
Alla seconda riga della poesia di Robert Herrick, To fortune, si trova un segno grafico che assomiglia a uno smile, forse un errore di battitura o forse è stato voluto. 
Il New Atlantic, rivista di cultura statunitense, ha realizzato una piccola inchiesta su questo strano caso filologico-internettiano, sostenendo che all’epoca l’uso delle parentesi era molto raro e concludendo che può darsi si tratti di un intervento editoriale successivo. Ci vorrebbero dunque prove più solide per sostenere che l’invenzione dello smiley e della emoticon sia retrodatabile di ben tre secoli. 





RIFLESSIONI
L’uso massiccio di questi simboli ha ridotto l’utilizzo articolato della lessico, determinando un impoverimento linguistico preoccupante. C’è un limite alla diffusione delle emoticon e delle emoji? L’immagine potrà sostituire la parola scritta? Finiremo forse per scrivere e leggere poesie con le faccine?
Speriamo di no 












venerdì 15 marzo 2019

Fridays for future 15 marzo 2019_GretaThunberg


Fridays for future 15 marzo 2019

"In nome del progresso, l’uomo sta trasformando il mondo in un luogo fetido e velenoso (e questa è “tutt’altro che” un’immagine simbolica). Sta inquinando l’aria, l’acqua, il suolo, gli animali… e se stesso, al punto che è legittimo domandarsi se, fra un centinaio d’anni, sarà ancora possibile vivere sulla terra" E. Fromm


Pensieri e riflessioni delle classi IESC ISAC ISAA


"Le lancette dell'orologio non si fermano, nessuno può mettere in pausa il tempo. Maree di parole, pochi fatti: basta continuare a mentire a noi stessi! Ci sono già stati molti segnali d'allarme, una volta per tutte bisogna guardare avanti con determinazione e pensare al futuro. Tutti insieme possiamo far sì che qualcosa cambi drasticamente per garantire al nostro Pianeta un oggi e un domani sostenibili".


Libelli V. IESC

"Il cambiamento climatico è uno dei tanti problemi che affliggono il nostro Pianeta ormai da troppo tempo. Per migliorare la condizione globale è necessario che ognuno di noi si senta coinvolto nel cambiamento. Il comportamento sostenibile implica la sensibilizzazione delle generazioni presenti nel rispetto di quelle future. Prendiamone consapevolezza"


Magistretti C. IESC

"Non c'è più tempo per le parole: conferenze, proposte, obiettivi ad oggi non hanno prodotto il risultato sperato. Ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani e consapevolezza, può contribuire alla tutela del Pianeta".
Carini E. IESC


"Greta ha ragione, non abbiamo più tempo. Il nostro Pianeta sta inesorabilmente morendo. La nostra generazione e quelle che verranno hanno il diritto di vivere in un mondo sostenibile. Oggi dobbiamo smettere di parlare ed iniziare ad agire".
Zanelli B. IESC

"Ogni nostro piccolo gesto può determinare un cambiamento: la consapevolezza e il senso di responsabilità devono guidarci nel nostro cammino".
Zhaklin H. IESC
"Il discorso di Greta mi ha colpito profondamente: 15 anni e tanta passione..."
E.Zonca IESC

"Nel mio percorso di scout ho imparato a fare del mio meglio per aiutare gli altri e migliorare il mondo. Se ognuno di noi mettesse un po' della propria energia per rispettare l'ambiente, potremmo vedere il cambiamento."
G. Strinati IESC

"Il futuro è nelle nostre mani. Spesso sentiamo ripetere questa frase. Per essere consapevoli e lottare per la sostenibilità dobbiamo prima imparare a guardare il mondo con occhi nuovi e vederne tutta la sua "grande bellezza".
Brigati R. IESC


"Penso che sia molto importante per i giovani della mia età avere la consapevolezza di quello che sta accadendo al nostro pianeta. Dobbiamo sapere qual è il peso delle nostre azioni e le conseguenze che esse determinano. Non per forza dobbiamo compiere grandi imprese ma basterebbe soltanto qualche piccolo gesto per migliorare la vita del pianeta e anche la nostra".
L.Borasio IESC


"È arrivata l’ora di prendersi cura del nostro pianeta, iniziando a compiere gesti, anche piccoli, ma significativi: fare la raccolta differenziata, ridurre il consumo di energia elettrica ed acqua, ridurre gli spostamenti in auto, non sporcare l’ambiente”.
Letizia Ballerini IESC


“Tutti attraverso piccoli gesti quotidiani basati sul rispetto, possiamo contribuire a generare cambiamenti significativi per la nostra vita e quella del nostro pianeta”

Martina Merlini 1^ESC



"Oggi, dopo tutte le conferenze e le discussioni sulla tutela del pianeta, è bastata la voce di una ragazzina ad aprirci gli occhi, Greta Thunberg. Quando si pensa di essere dalla parte giusta, ci si impegna per salvare ciò che è rimasto del pianeta, si crede fortemente che l'equità un giorno possa avere la meglio sull'ingiustizia e sull'insensibilità degli uomini. Quando però ci si accorge di essere gli unici a volere un futuro, si smette di combattere come molti fanno. Ma io non voglio smettere".

A.Pascale  IESC
“Nulla potrà cambiare se non inizieremo a modificare il nostro modo di pensare.
La soluzione ai problemi è scegliere di vivere in modo eco-sostenibile rispettando l’ambiente che ci ospita".
A.Monici IESC

“In un Mondo sempre più povero di risorse e sempre più inquinato, con forti diseguaglianze sociali, non possiamo cambiare se non siamo consapevoli di essere artefici del nostro futuro e che, se adottiamo un comportamento sostenibile, possiamo contribuire a salvaguardare ciò che abbiamo di più importante : la Terra.”

Vittoria Guidotti I°ESC
"Basta parole, è giunto il momento di agire.
Tutti noi possiamo fare qualcosa per lottare contro il cambiamento climatico, modificando alcune abitudini quotidiane: spostiamoci in bici, evitiamo di usare prodotti dannosi come le bombolette spray, spingiamo i nostri familiari a utilizzare energie rinnovabili nelle nostre case….
Sosteniamo, inoltre, i gruppi ambientalisti come Greenpeace e il WWF che da anni lottano per la difesa dell’ambiente.
Noi siamo il futuro e dobbiamo farci sentire!"
M.Caterina Bianchi IESC


"Il futuro siamo noi. Il nostro pianeta sta chiedendo aiuto, ma lo ignoriamo! I segnali che riceviamo ogni giorno sono sempre più evidenti e preoccupanti. A molte persone tutto ciò poco importa, ma noi giovani dobbiamo essere i primi ad agire per garantire una vita migliore a noi stessi e ai posteri. Meno parole, più fatti !".
Pistocco V. ISAC



"Tante soluzioni, molte ricerche, pochi fatti, nessun cambiamento. Il tempo passa, i politici ci ignorano e pian piano scompaiono. FACCIAMOCI SENTIRE, noi ragazzi spesso invisibili in questo mondo invivibile. TUTTI INSIEME, miglioreremo le condizioni del nostro pianeta, del nostro ecosistema, per renderlo un posto migliore".
F. De Gregorio ISAC


"La Terra urla, lancia segnali di aiuto ma noi siamo, o sembriamo, sordi.”
A.Bosi  ISAC

"I governi non rispettano e distruggono il mondo e ci chiamano gioventù senza speranza".
Buttafava G. ISAC

"Il futuro del nostro Pianeta ci riguarda. È per questo motivo che noi ragazzi dobbiamo agire, perché i governi hanno dimostrato solo superficialità e tutela di interessi personali. Il Pianeta ci invia segnali di aiuto che non possiamo più ignorare".

V. Fermini ISAC



Tutti parlano dei problemi ambientali nessuno agisce. Molti giudicano, ma sono i primi a sbagliare. È inutile parlare e restare indifferenti, poiché l’indifferenza é vivere senza ideali e passioni, quindi non vivere".

A.Vignola ISAC 

"Guardare alla finestra il nostro pianeta spegnersi lentamente non é la soluzione. La soluzione è prendere consapevolezza e agire per l’equità  e la salvaguardia dell’ambiente".

A. Giumini ISAC



"Siamo responsabili del nostro futuro, sta a noi dare un forte segnale a tutti i governi per avviare una  riflessione seria sui problemi dell’ambiente per garantire un mondo migliore a noi che siamo ospiti di un pianeta sofferente. L’utilizzo indiscriminato delle risorse, la sete di denaro stanno distruggendo il mondo. Stare fermi, impassibili, davanti alla distruzione del pianeta non è la soluzione; con il contributo di ognuno di noi, potremo trovare la strada per trasformare il sogno in realtà".


M. Pollutri ISAC

" E' tutto nelle nostre mani, no time left,  fino a quando pretendiamo aspettare? Dobbiamo garantire alla Terra un futuro sostenibile: prendiamo tra le mani il nostro futuro".
Bayoumi N. ISAC

"Dobbiamo agire, il tempo scorre velocemente. Questa volta non dobbiamo rimandare come abbiamo sempre fatto. L’ambiente va salvaguardato per noi e per tutti coloro che verranno. Non una, non due, non tre persone, devono adoperarsi, ma tutti. È la nostra ultima occasione. Ora o mai più"

Bertoncini L. ISAC

"Siamo il futuro, coloro che possono dare una svolta positiva e concreta. Meno parole e più fatti per garantire al presente e a coloro che verranno una vita più equa e sostenibile. Basta ignorare!"



Lusignani C. ISAC

"La Terra è la nostra casa, una casa che da troppo tempo è rimasta in balia dei suoi abitanti irrispettosi e disinteressati. Le nostre azioni, che pensiamo giovino ai nostri interessi, ci stanno invece inducendo ad un veloce e devastante suicidio. Tutto ciò non è frutto di inconsapevolezza o incompetenza, ma di lucida follia. Riflettiamo, la storia non ci ricordi come la generazione che ha sottovalutato e non ha agito, bensì come coloro che si sono presi cura della propria la propria casa, conservandola per gli ospiti futuri".
P. Gambazza ISAA


"C’è chi la chiama evasione, voglia di ribellione, lotta all’oppressione della città...

Io preferisco chiamarlo senso di libertà. La gioia infinita che si prova nel passeggiare in alta montagna, avventurarsi in luoghi sconosciuti è per me qualcosa di inappagabile.
Un mese fa. Mi trovo in un bosco sperduto dell’Appennino Piacentino. Ancora quel senso di libertà, la consapevolezza che lì non è ancora arrivata l’opera distruttrice dell’uomo. Poi, una bottiglia per terra. Crollo di felicità e di sogni. La superbia umana ha saputo intaccare anche i più piccoli rifugi di certezze".
R.Bergonzi ISAA

“La Terra ci accoglie come suoi ospiti e ci chiede di trattarla con amore… IL NOSTRO PIANETA ha bisogno dell'impegno di tutti per  progettare e costruire un futuro migliore“.
Soldi  G. ISAA


"Il cambiamento climatico è una sfida globale e le emissioni dannose sono ovunque e riguardano tutti. È una questione che richiede soluzioni coordinate tra tutti i paesi del mondo e cooperazione per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad andare verso un’economia a bassa emissione di carbonio.
Attualmente ci sono varie soluzioni per permettere ai paesi di accedere ad economie più pulite e resistenti. La lotta contro l’inquinamento per evitare i cambiamenti climatici è una sfida che deve coinvolgere l’intero pianeta: è necessario che le persone contribuiscano alla raccolta differenziata, facciano uso di macchine elettriche e di fonti di energia rinnovabile (pannelli solari, centrali idroelettriche, pale eoliche). 
Ritengo che tutte queste soluzioni siano davvero utili e importanti e che debbano essere adottate da tutti i paesi, perché il cambiamento climatico è un problema che CI riguarda globalmente , ed è importante che ognuno di noi si impegni per avere un mondo migliore anche per le generazioni future, per i nostri figli. Forse è troppo tardi per fermare questo “processo di autodistruzione” che abbiamo creato, ma almeno possiamo provare a rallentarlo".
L. Scuderi ISAA

martedì 12 marzo 2019

FridaysForFuture


cover photo, L'immagine può contenere: una o più persone e testo


In attesa della giornata del 15 marzo...

17 Obiettivi sostenibili Agenda 2030_La vita sott'acqua

Agenda 2030 dell’ONU – Obiettivo 14: la vita sott’acqua

di Maria Caterina Bianchi I ESC

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)


L’ONU nasce nel 1945 a San Francisco con l’obiettivo di promuovere la pace e la collaborazione tra i popoli. Dopo la sanguinosa seconda guerra mondiale molti Stati sentono, infatti, l’esigenza di creare un’organizzazione che sia in grado di:


1. risolvere pacificamente i conflitti internazionali;
2. favorire la costruzione di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
3. garantire il rispetto dei diritti umani ed il mantenimento delle libertà fondamentali.

Originariamente contava solo 51 membri, mentre oggi sono 193. La sua sede centrale si trova a New York ed il suo Segretario generale è Antònio Guterres.


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile



Nel settembre del 2015 i paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto l’Agenda 2030, un “programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità”.

L’Agenda stabilisce diciassette ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2030 affinché in tutti i paesi, nessuno escluso, vi sia uno sviluppo sostenibile, cioè rispettoso dell’ambiente.

Obiettivo n. 14: la vita sott’acqua

L’obiettivo numero 14 dell’Agenda 2030 dell’ONU riguarda gli oceani, i mari e le risorse marine.



“ Gli oceani, coprendo quasi tre quarti della superficie terrestre, sono la caratteristica principale del pianeta e sono essenziali per la sua sopravvivenza. Così come una persona non può vivere senza cuore e polmoni sani, la Terra non può sopravvivere senza oceani e mari sani. Essi fungono da sistema respiratorio terrestre, producendo ossigeno per la vita e assorbendo anidride carbonica e scorie. Gli oceani forniscono deposito e assorbono il 30% dell’anidride carbonica mondiale, mentre il fitoplancton marino produce il 50% dell’ossigeno necessario per la sopravvivenza. Gli oceani regolano il clima e la temperatura, rendendo il pianeta adatto a diverse forme di vita”
 (Biliana Cicin-Sain) 

Le parole di Biliana Cicin-Sain, Presidente del Global Ocean Forum, sottolineano la vitale importanza degli oceani e dei mari per la sopravvivenza dell’uomo. Essi costituiscono una risorsa globale che deve essere gestita con cura se vogliamo garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta. Ecco alcuni dati molto interessanti a riguardo:
  • gli oceani contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra;
  • più del 40% della popolazione mondiale vive entro 100 km dall’oceano o dal mare e trae sostentamento dalle attività economiche marittime (pesca, acquacoltura, turismo, trasporti navali, industria ittica..);
  • la pesca e l’acquacoltura forniscono a 4,3 miliardi di persone più del 15% del consumo annuale di proteine animali;
  • le attività economiche legate al mare generano circa il 5% del Pil globale;
  • maree, onde, correnti ed energia eolica in mare aperto costituiscono risorse energetiche alternative emergenti;
  • gli oceani custodiscono circa 200.000 specie identificate;
  • su 20 megalopoli presenti sul pianeta, 13 sorgono in zone costiere.

Le attività umane hanno un forte impatto sugli oceani e sui mari (v. immagine, fonte: flickr.com): inquinamento, esaurimento delle risorse ittiche, perdita di habitat naturali lungo le coste e riduzione della biodiversità marina sono solo alcune delle conseguenze negative di un uso non sostenibile delle risorse marine.
L’ONU ha, quindi, fissato alcuni traguardi da raggiungere per sostenere la conservazione degli oceani e dei mari.
Tra i principali vi sono:
  1. entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, soprattutto quello che deriva dalle attività svolte sulla terraferma;
  2. entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l’ecosistema marino e costiero;
  3. entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi.
  4. Implementare piani di gestione su base scientifica, così da ripristinare nel minor tempo possibile le riserve ittiche; 
  5. entro il 2020, preservare almeno il 10% delle aree costiere e marine.
Che cosa possiamo fare?

Spetta ora agli Stati membri, che saranno oggetto di costante monitoraggio da parte dell’ONU, attivare tutte le politiche utili a raggiungere questi obiettivi. Anche noi, però, dobbiamo fare la nostra parte adottando nuovi stili di vita più rispettosi dell’ambiente.







giovedì 7 marzo 2019

Società_gentilezza



In una società aggressiva la gentilezza migliorerebbe il mondo


Il termine "gentilezza" è una parola che ha un suono che rimanda a sentimenti positivi quali generosità e altruismo. Le parole hanno in sé un'enorme potenzialità di intenti, ma necessitano anche di essere accompagnate da gesti.
La gentilezza è una qualità propria di chi si atteggia usando modi cortesi nel trattare gli altri, al contrario della cattiveria, che è un’azione crudele che destabilizza e può mettere in grave pregiudizio l’incolumità delle singole persone e la tenuta democratica della comunità stessa. Oggi, purtroppo, abbiamo dimenticato che cosa voglia dire essere gentili e siamo circondati da parole che raramente evocano gesti di solidarietà, aiuto, disponibilità e gentilezza. 

Un’ordinanza molto “particolare” del 4 gennaio 2019 emanata dal sindaco di Luzzara (Reggio Emilia) istituisce il divieto di “manifestare rabbia, cattiveria, rancore e ogni atto fisico o verbale teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone”.
L’ordinanza ha evidentemente un sapore provocatorio e serve a mettere in luce che oggi la vera sfida è quella culturale: le “sanzioni” previste per chi manifesta atti che incitano all’odio, infatti, sono di natura culturale, legate alla lettura di testi o alla visione di film educativi.

Questa iniziativa ci pare lungimirante e molto saggia poiché riteniamo che l’unico modo per arginare e combattere la violenza possa avvenire attraverso la consapevolezza culturale, il dialogo e il confronto.

LINK
https://youtu.be/WN18kGdPHzk


Aurora Rossi e Ludovica Mengucci ISAB

17 Obiettivi sostenibili AGENDA 2030_Parità_di_Genere


Parità di Genere



La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.

Conosciuta anche come parità tra i sessi, uguaglianza sessuale o uguaglianza dei generi, è una forma di parità tra uomini e le donne che presuppone uguale trattamento, e rimozione delle discriminazioni in base al genere.

Purtroppo, nonostante i progressi fatti nel tempo, donne e ragazze continuano a subire violenze e discriminazioni. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici è molto importante.

Per questo motivo i traguardi dell’ONU sono:
  • Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze
  • Eliminare le forme di violenza nei confronti di donne e bambine
  • Eliminare il matrimonio combinato, le spose bambine e le mutilazioni genitali femminili
  • Garantire alle donne di prendere decisioni in ambito politico, economico e sociale 
  • Dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche

https://www.unric.org/it/agenda-2030/30829-obiettivo-5-raggiungere-luguaglianza-di-genere-ed-emancipare-tutte-le-donne-e-le-ragazze-

E noi cosa ne pensiamo….?

Secondo noi la parità di genere è molto importante ed è l’indice di un paese sviluppato. Purtroppo in alcuni paesi del mondo non c’è ancora uguaglianza di diritti, per esempio, in alcune parti del mondo le donne non possono guidare, non hanno diritto di voto e istruzione o hanno uno stipendio minore degli uomini. In Italia le donne hanno avuto diritto di voto solo nel 1945,ed hanno votato per la prima volta il 2 giugno del 1946. Questo obiettivo, benché giunto tardivamente rispetto ad altri paesi, è stato 
un grande passo avanti per l’Italia. Noi auspichiamo che azioni per migliorare la condizione femminile nel mondo continuino ad essere sviluppate, perché la donna è davvero l’altra metà dell’universo!


Margherita Gandolfi Giada Bragalini ISAB

Città_ecosostenibile




BENVENUTI A LUSAIL CITY



Una città completamente ecosostenibile in Qatar


E’ una città concepita per ospitare 450 mila persone in 38 kmq, dotata di qualsiasi tipo di moderna tecnologia e comodità senza dimenticare la presenza di parchi abbelliti con vegetazione tipica del bioma desertico.

La città è dotata di un sofisticatissimo sistema di razionalizzazione e riutilizzo di ogni centimetro cubo di acqua per far fronte alla rarità delle precipitazioni. Le abitazioni, nello specifico i grattacieli, sono stati costruiti con forma adatta a diminuire l’impatto dei potenti venti desertici, questa idea è stata applicata anche oltre la costa con la costruzione di barriere coralline artificiali per la protezione della flora costiera. La mobilità in questa città futuristica è tutta sostenibile e l’energia prodotta è quella solare, del resto in Qatar il sole non manca mai!

Il progetto, pur molto costoso, potrebbe essere realizzabile in gran parte del mondo soprattutto nei paesi più sviluppati che dispongono di maggiori risorse.

 Edoardo Seist 1 SAB

mercoledì 6 marzo 2019

Terzo Millennio_Auto_del_futuro

TERZO MILLENNIO: L’AUTO DEL FUTURO





Terzo Millennio è il nuovo modello di auto futuristica prodotto da Automobili Lamborghini in collaborazione con due laboratori del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Si tratta di un veicolo moderno d’eccellenza che promuove tre idee chiave:
  • sviluppo di nuovi sistemi di stoccaggio energetico;
  • utilizzo di materiali innovativi;
  • design visionario.

Energia

Questa super-auto disporrà di un’alimentazione elettrica che sfrutterà nuovi sistemi con caratteristiche interessanti, come la possibilità di recuperare l'energia cinetica, generando enorme potenza e limitando gli sprechi. Tuttavia, le tecnologie odierne non sono sufficienti a raggiungere tale risultato, ed è necessario un enorme passo in avanti: Lamborghini vuole sviluppare un supercondensatore che sia in grado di colmare il divario esistente con le batterie in uso oggi, per garantire una densità di potenza straordinaria.

Materiali innovativi

I nuovi nanomateriali di cui sarà fatta “Terzo Millennio” serviranno ad ottenere una riduzione del peso e una produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo di pannelli in CFK (1) che fungono da batteria ricaricabile, accumulando nanocariche e, allo stesso tempo, componendo la carrozzeria e i componenti della vettura. Il progetto intende, inoltre, utilizzare la tecnologia per ottenere un monitoraggio continuo della struttura, usando un sistema che consente alla vettura di effettuare un' auto-diagnosi.
 
(1) rinforzati con fibra di carbonio

Architettura e design

Tra i vantaggi di un sistema a propulsione elettrica rientra quello di poter essere composto da diverse parti collegate da cavi. Questa automobile sfrutterà questa opportunità posizionando dei motori elettrici direttamente nelle ruote, in modo che la carrozzeria della vettura sia libera di essere modellata secondo le esigenze di progettazione e di aerodinamica.

Link al trailer ufficiale: https://youtu.be/Xi4RrjvZA7w

Andrea Rossetti 1 SAB

martedì 5 marzo 2019

M'illumino di meno_sostenibilità_ambientale




M’ILLUMINO DI MENO

di Maria Caterina Bianchi I ESC




M'illumino di meno è la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 da Caterpillar, trasmissione di Rai Radio2.

Earth Overshoot Day (EOD)


L’iniziativa si inserisce in un contesto di sempre maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali.
Le specie animali e vegetali che popolano il pianeta, infatti, vivono in stretta simbiosi con esso e utilizzano solo ciò che serve loro senza danneggiarlo…tutte tranne una: l’uomo. 

Lo sfruttamento delle risorse della Terra ha purtroppo raggiunto livelli insostenibili e l’Earth Overshoot Day (EOD), cioè il giorno in cui la popolazione mondiale ha già sfruttato tutte le risorse naturali che il pianeta è in grado di generare in un anno, continua a cadere sempre prima. Nell'arco di circa 40 anni l’EOD si è spostato dal 29 dicembre al primo agosto nel 2018.

La data viene calcolata dal Global footprint network (Gfn), un’organizzazione internazionale che si occupa della cosiddetta “contabilità ambientale” mondiale, sulla base di un indicatore chiamato Impronta ambientale (Ecological Footprint); tale indicatore è dato dal rapporto tra le risorse utilizzate dall’umanità e la capacità del pianeta di rigenerare queste risorse e di assorbirne il carbonio emesso.
Secondo il Gfn la razza umana sta consumando 1,6 pianeti all’anno ed in base ai trend attuali tale cifra salirà a 2 pianeti entro il 2030.

GLI ACCORDI INTERNAZIONALI A TUTELA DELL’AMBIENTE

Numerosi, ma spesso infruttuosi, sono stati i tentativi di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale.
A partire dal 1990 si sono svolti importanti summit internazionali sul clima per affrontare il problema del surriscaldamento del pianeta.
Il più importante è quello di Parigi del 2015, in cui è stato fissato l’ambizioso obiettivo di ridurre la temperatura di 2 gradi dal 2015 al 2100. L’accordo è entrato in vigore nel 2016 ed è stato ratificato da tutti i paesi dell’UE..
Anche l’ONU, con la sua Agenda per il 2030, ha fissato obiettivi e dettato regole affinché in tutto il mondo, nessun paese escluso, si abbia sviluppo economico sostenibile dal punto di vista ambientale.

LA SITUAZIONE ITALIANA

Secondo i dati del Global Footprint Network, se tutta la popolazione mondiale avesse lo stesso stile di vita e gli stessi consumi degli italiani, l’Earth Overshoot Day cadrebbe il 24 maggio. “Se tutti gli abitanti della Terra consumassero le risorse come fanno gli Italiani, avremmo bisogno di 2,6 pianeti Terra”, ha dichiarato Mathis Wackernagel, co-fondatore del Global Footprint Network. 

M'illumino di meno è, quindi, un’importante iniziativa per sensibilizzare la popolazione italiana sulla necessità di avviarci verso un’economia circolare in cui, cioè, tutto viene riciclato o riutilizzato. Questo si può attuare partendo dal risparmio energetico e adottando stili di vita sostenibili. La trasmissione radiofonica Caterpillar ci invita a dimostrare il nostro interesse per il futuro del pianeta spegnendo simbolicamente per un paio d’ore le luci di casa nostra e di tanti luoghi pubblici. Ci sprona, inoltre, a rispettare un decalogo di azioni da compiere nel nostro quotidiano.


M’ILLUMINO DI MENO  A PIACENZA

Il Comune di Piacenza ha aderito all’edizione 2019 di M’illumino di meno.                                    

Ecco le iniziative che si sono svolte il 1° di marzo:
  • ore 11.00 – 12.00 RI-FLETTO DI PIU’: invito a limitare, ove possibile, l’uso del consumo elettrico e del riscaldamento in uffici e scuole pubbliche;
  • ore 18:00 – 19.00 RI-SUONO DI PIU’: in Sant’Ilario “concerto al buio” dell’orchestra della scuola media Nicolini. Grazie alla collaborazione delle scuole, il concerto è stato arricchito dalla presentazione di buone pratiche per la promozione dell’economia circolare;
  • ore 18.00 – 24.00 RI-SPENGO LE LUCI: piazza Cavalli, palazzo Farnese e mura cinquecentesche al “chiaror di luna” con lo spegnimento simbolico dell’illuminazione artistica dei monumenti.
  • RI-LEGGO DI PIU’: in concomitanza con l’iniziativa, le biblioteche comunali “Passerini Landi” e “Giana Anguissola” hanno allestito vetrine e scaffali dedicati al tema.                 







Booktrailer "Speciale Violante"

Creare attraverso il booktrailer... Zanelli Caterina Classe IESC